Tematiche
Le tecniche di imaging e di creazione dei mondi virtuali passano attraverso l’uso di dati geospaziali e di tecniche di mixing di modelli 3D sintetici e reali. Il mondo del cinema, cosi come quello dei videogiochi e dell’animazione in generale, si avvataggiano delle tecniche 3D di cattura della realtà. La realtà aumentata viene impiegata a diversi livelli, da quello militare a quello della fruzione dei beni culturali, ma anche nei giochi e nelle applicazioni in cui la simulazione, ovvero la realtà sintetica o digitale, diventano un mix di informazioni mutuamente georeferenziate e cromaticamente simili. La realtà diventa finzione, e la finzione diventa realtà, grazie alle tecniche di 3D fusion di immagini e riprese video 3D a risoluzioni inverosimili.
Le geospatial applications e la cosi detta GI (Geografia Intelligente) rappresentano una delle innovazioni reali che hanno caratterizzato l’evolversi della società della comunicazione e della vita quotidiana nell’ultimo decennio. Immagini digitali georeferenziate dai nostri smartphone, sistemi di posizionamento e navigatori personali, insieme all’evolversi del GIS vulgaris come google map e google earth, Apple maps, bing e altri motori geografici di informazioni, ci hanno abituato ormai alla normalità del mondo 3D e delle immagini. Le geospatial applications sono cosi diventate il vero sviluppo innovativo, tra applicazioni e disponibilità dei dati geospaziali, si consuma quindi la concorrenza tra sistemi e società occidentali e non.
I modelli digitali del nostro territorio diventano sempre più modelli che si avvicinano alla realtà rappresentativa del 3D avanzato, ovvero dei modelli digitali texturizzati con i colori e la texture originali dei luoghi nelle varie situazioni di visibilità e rappresentazione. Il modeling assume la luce e i colori di una immagine sintetica, ma cosi perfetta da confondersi o fondersi con la realtà cosi come l’applicativo Photosynth ci insegna a vivere questa esperienza digitale
Il mondo dei beni culturali e delle infrastrutture, rappresenta uno dei settori di indagine di Geo-Fly, in quanto settori particolarmente significativi per la documentazione 3D e per i sistemi di documentazione autonomi (SDA). I beni culturali da sempre vivono il problema della documentazione e della manutenzione. Alla stessa maniera le infrastrutture hanno bisogno di controlli periodici, e la complessità delle strutture è tale che non ci si può affidare ai sistemi tradizioni di rilievo, bensi a sistemi avanzati di mappatura 3D, non più meramente geometrica, ma attraverso analisi contestuali dello stato di usura, delle risposte termiche e di mappatura dei materiali.
UAV, Robotics & Visual Recognition
La robotica in primis ha permesso di realizzare sistemi integrati e miniaturizzati, cosi come sistemi la cui visione è detta automatica. Lo sviluppo successivo è rappresentato dalla nuova frontiera dei sistemi RPV, ovvero dei sistemi a pilotaggio remoto più o meno in grado di effettuare anche navigazioni autonome del territorio, o in molti casi come dei veri e propri avatar remotamente pilotati. Geo-Fly approccia al mondo dei sistemi remoti, attraverso i sistemi più in uso in questo periodo storico, ovvero i sistemi UAV per la documentazione del territorio, e per altre variegate applicazioni, con sistemi altrimenti chiamati “DRONI”.